Al Palazzo dei Priori di Viterbo il Comune della Città dei Papi ha voluto la mostra di Giovanna Dejua, che ha presentato il suo Nuovo Progetto Astratto dal 25 giugno al 12 luglio 2008. L'Artista per riconoscenza, ha donato al Comune di Viterbo alcune opere che sono state destinate al Museo Civico.
Il complesso di opere pittoriche, esposte nella Pinacoteca Comunale, risale alla fine degli anni '80, quando nacque l'idea di un grande progetto che partisse dalla considerazione di ciò che è stato il '900, secolo di avanguardie e sperimentazioni artistiche. Gli artisti hanno osservato, analizzato, semplificato, decostruito, decontestualizzato la realtà e la forma riducendola ai minimi termini fino ad arrivare al punto nello spazio e, poi, a bucare e tagliare il supporto e la materia stessa.
Giovanna Dejua ha pensato che questo punto di arrivo poteva diventare quello proprio di partenza, sintetizzabile nel motto: "dipingo per ricostruire". Il Nuovo Progetto Astratto, pertanto, si sviluppa partendo dalla percezione emozionale dello spazio. Questo, come approccio operativo, è la tela campita rispettivamente di pigmento bianco, nero, neutro, di vari colori, nella quale si compie l'atto creativo-espressivo.
Si utilizzano, secondo rapporti precisi, gli elementi fondamentali del linguaggio visuale, facendoli divenire messaggio e comunicazione. Gli elementi costitutivi della composizione sono: il punto, la linea, la forma, il colore. Si parte dal punto nello spazio e si finisce con la composizione della forma bidimensionale. Tale forma, però, appare tridimensionale e in movimento. Il tutto impreziosito con foglia d'oro.
Il Progetto, dunque, non vuole tradurre e rappresentare la realtà, piuttosto esaltare la forma geometrica in quanto tale, con l'ausilio degli strumenti emozionali del colore e razionali della forma. è un progetto astratto, ordinato e rigoroso, ma allo stesso tempo vivace e dinamico. E' un'esaltazione ed un inno alla vita e al creato. Nella foglia d'oro una partecipazione all'eternità.